I ragazzi e le ragazze di Crescere Insieme alla radio

Nella nostra comunità Crescere Insieme abbiamo ripreso un’attività – iniziata in autunno e interrotta a causa del Covid – che ha come protagonista la musica e in particolare la radio ed è condotta da Galas Mbengue e Marco Rigoli, professionisti che lavorano all’interno del progetto “We Turin” coordinato dal circolo Arci Fondazione Dravelli.

Siamo felici di condividere con voi la riflessione di una delle nostre ragazze sull’esperienza di questi incontri che avvengono regolarmente tutti i lunedì.

“L’attività radio in questi incontri ci ha dedicato tempo gratuito di qualità e credo che riguardo ciò anche gli altri ragazzi siano d’accordo. Nel pratico, ci è stata proposta questa iniziativa per imparare le tecniche per la programmazione a blocchi, scoprire come funziona una web radio, dalla strumentazione alla creazione di una vera e propria trasmissione musicale, fino alla comunicazione via radio (dirette ancora da sperimentare): tutte cose interessantissime anche solo a sentirne parlare.

La tanto famosa radio, che è capace di entrare in sintonia con le nuove tecnologie di noi giovani, le più diverse fasce di età e i tempi della routine quotidiana, ci porta in un contesto autentico dove la collaborazione, le competenze linguistiche e comunicative crescono e si sviluppano. L’aspetto accattivante è che non occorre nessun tipo di formazione specifica, solo tanta curiosità e voglia di imparare: ciò permette di trovare un aspetto comune anche tra ragazzi di varie età. Il personale qualificato che si occupa di questa attività cerca sempre di mettere al centro noi, aiutandoci a far emergere le nostre risorse.

Inoltre noi adolescenti abbiamo pagato un prezzo alto in quest’ultimo anno di pandemia: scuole chiuse, limitazioni, impossibilità di praticare sport e frequentare i propri coetanei che credo sia la cosa che più ci abbia pesato. Invece quest’attività ci offre, oltre alla radio, momenti carini per poter stare insieme e conoscerci meglio, anche solo scoprendo che magari condivido con qualcun altro l’interesse per un artista o un gruppo musicale. Insomma, questa attività è un sostegno per le nostre passioni, in cui qualcuno può anche riscoprire se stesso, e ci dà la possibilità di sperimentarci.

La radio e la musica sono linguaggi comuni a ragazzi e ragazze e grazie ad esse possiamo creare un gruppo di lavoro. Credo che gli altri concordino con me se scrivo che questa attività permette di sentirci a nostro agio e di sperimentare la nostra creatività. Riattalacciandomi al discorso della pandemia, la radio favorisce anche quella socialità che oggi più che mai è importante. Per concludere, sono molto contenta di aver intrapreso quest’avventura in cui si ha la possibilità di acquisire una cultura tecnologica sana.”